Il terreno di coltivazione ha una storia geologica unica e straordinaria: infatti, il suo carattere è il frutto delle eruzioni vulcaniche che si sono succedute nel corso dei secoli.
Per comprendere appieno la complessità morfologica del terreno, basti pensare che l’Etna si è formato più di mezzo milione di anni fa e che la sciara (termine di derivazione araba), e cioè la lava che si raffredda e si solidifica lungo il percorso della colata, grazie all’azione del tempo e all’opera dell’uomo, rende le terre delle contrade etnee profondamente diverse le une dalle altre, e così anche il vino che da quelle contrade proviene.
E così, tra lave, ceneri e ginestre, ogni contrada ha il proprio carattere, la propria voce: incisa nel terroir che la ricopre, e che Giuseppe restituisce nei vini.